Dal 2000, il festival dei buceri di Kohima, la capitale del Nagaland, è un evento annuale. Ogni anno, dal 1° al 10 dicembre, il festival celebra le diverse culture delle tribù Naga. Il festival Hornbill termina due settimane prima di Natale e il Nagaland è uno Stato a maggioranza cristiana (il 96% dei suoi 2 milioni di abitanti è cristiano). L’Hornbill Festival assicura ai locali un buon guadagno poco prima di Natale, che è la festa più grande e più attesa del Nagaland e della società Naga. L’Hornbill Festival è il festival più importante e atteso del Nagaland. La sua popolarità cresce di anno in anno, non solo in India ma anche all’estero.
La civiltà Naga è divisa in 16 tribù distinte, ognuna con una serie di tradizioni, abitudini alimentari, costumi e lingua unici. Non riescono a comunicare perché ogni tribù parla una lingua diversa. I Nagas parlano tra loro usando il Nagamese, una miscela di Assamese, Hindi e Bengali. Poiché l’agricoltura occupa oltre il 60% della popolazione del Nagaland, la maggior parte delle feste ruota attorno ad essa. Considerano le loro feste come sacre, quindi la partecipazione è obbligatoria. In questo senso, l’Hornbill Festival è anche una rara occasione in cui 16 tribù Naga si riuniscono in un unico luogo per celebrare la loro diversità.
Vi presentiamo 5 fatti sorprendenti sul festival che scommettiamo non conoscevate!
1. Kohima non è la sede del Festival dei buceri.
Nonostante Kohima sia la capitale del Nagaland, la sede principale dell’Hornbill Festival è il Naga Heritage Village di Kisama, a circa 12 chilometri a sud di Kohima. Il museo all’aperto Kisama illustra diversi aspetti della vita Naga, come le case e i morung (dormitori per scapoli). Kisama rivela il modo di vivere e la cultura delle diverse tribù Naga.
2. Il festival prende il nome dal bucero indiano. Ma non è nemmeno l’uccello di Stato.
L’uccello di Stato del Nagaland è il tragopan di Blyth, una specie di fagiano in via di estinzione. Il bucero è particolarmente venerato dai Nagas, come testimoniano le tradizioni tribali, le danze e i canti.
3. La sede dispone di 16 cancelli
Le porte rappresentano le 16 principali tribù che costituiscono la maggioranza della popolazione del Nagaland. Ogni cancello è unico nel suo genere, con motivi ispirati alle tribù locali.
4. Celebrazione della Giornata della Statualità
La giornata inaugurale del Festival biennale dei buceri coincide anche con la celebrazione del giorno della nascita dello Stato del Nagaland. In questo giorno, nel 1963, il dottor S. Rar dichiarò il Nagaland il 16° Stato dell’Unione indiana.
5. I visitatori possono partecipare a una gara di mangiatori di peperoncino organizzata dal festival.
Una delle gare più popolari del festival è quella di mangiare peperoncini. I coraggiosi partecipanti, tra cui truppe e ufficiali degli Assam Rifles, fanno la fila per mangiarne il più possibile, singhiozzando mentre cercano di superarsi a vicenda.
Fateci sapere quale fatto vi ha sorpreso di più e vi ha spinto a programmare il vostro prossimo viaggio in Nagaland per assistere a questa amalgama unica di vita e rituali tribali. Per qualsiasi domanda contattateci a info@sita.in e per altri contenuti interessanti su viaggi, patrimonio e cultura visitateci sulle varie piattaforme di social media!