Holi, il festival dei colori, è la festa indù più divertente. È una festa popolare di primavera osservata in India, Suriname, Guyana, Trinidad, Regno Unito e Nepal.
Nel Bengala occidentale dell’India e nel Bangladesh, è conosciuto come Dolyatra (Doljatra) o Boshonto Utsav (“festa di primavera”).
È un’occasione che porta gioia e allegria, divertimento e gioco, musica e danza e, naturalmente, un sacco di colori vivaci.
Tradizionalmente è un festival di due giorni; il primo giorno è conosciuto come Holika Dahan o Chhoti Holi, in questo giorno i falò sono accesi in memoria della fuga miracolosa che il giovane Prahlad ebbe quando la demonessa Holika, sorella di Hiranyakashipu, lo portò nel fuoco. Holika fu bruciata ma Prahlad, un fedele devoto del Signore Vishnu, scampò senza alcuna ferita grazie alla sua incrollabile devozione.
Il secondo giorno è Rang-wali Holi o Dhulandi che viene celebrato da persone che si lanciano polvere colorata e acqua colorata.
Ogni famiglia ha le proprie tradizioni quando si tratta di qualsiasi festival in India, ma c’è una cosa che troverete comune a Holi ed è il delizioso dolce, Gujiya.
Il Gujiya è un dolce fritto con un rivestimento di farina integrale e ripieno di khoya (è un prodotto lattiero-caseario molto usato nella cucina del subcontinente indiano, fatto di latte intero essiccato o di latte addensato per riscaldamento in una padella di ferro aperta), mandorle, uva passa e cardamomo.
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La data del festival, che è determinata dal calendario indù, varia di anno in anno sul calendario gregoriano. Di solito il festival cade nel mese di marzo. La festa significa la vittoria del bene sul male, l’arrivo della primavera, la fine dell’inverno e per molti un giorno di festa per incontrare la famiglia e gli amici.
Questo gioviale e drammatico festival dei colori non è un’esperienza da spettatori, quindi preparatevi a stare al gioco e ad unirvi al divertimento. Lo spirito giubilante della festa prevede che i partecipanti si lancino polvere e acqua l’un l’altro usando i colori brillanti ed esuberanti per significare l’inizio della primavera, il potere dell’amore e la generosità dell’umanità.