L’India si sta preparando per il mutante Omicron del virus COVID-19 esercitando cautela. Dal sequenziamento del genoma alla quarantena obbligatoria ai test RT-PCR, le autorità locali hanno annunciato una serie di misure precauzionali.
La buona notizia è che la campagna di vaccinazione è in pieno svolgimento, la copertura vaccinale cumulativa dell’India ha superato 1,23 miliardi, con oltre il 31% della popolazione completamente vaccinata e quasi 4,2 milioni di persone vaccinate nelle ultime ventiquattro ore.
Secondo le linee guida rivedute per i viaggiatori internazionali in India, ecco cosa dovete sapere prima di viaggiare in India:
- I viaggiatori internazionali che entrano in India devono presentare i dettagli del viaggio per 14 giorni e caricare un rapporto di test RT-PCR negativo sul portale Air Suvidha prima del loro viaggio.
- I viaggiatori provenienti dai paesi della categoria “a rischio” (clicca qui per la lista) dovranno fare il test covid post-arrivo e aspettare i risultati all’aeroporto. Dovranno passare attraverso una quarantena domestica di 7 giorni, se sono risultati negativi al virus e fare un nuovo test l’ottavo giorno. Se il test è negativo, dovranno continuare ad autocontrollarsi per i prossimi 7 giorni.
- I viaggiatori provenienti da paesi che non rientrano nella categoria “a rischio” saranno autorizzati a lasciare l’aeroporto e dovranno autocontrollare la loro salute per 14 giorni dopo il loro arrivo.
- I bambini sotto i 5 anni di età sono esentati dai test pre e post arrivo, a meno che non siano trovati sintomatici per COVID-19.
- La sorveglianza genomica delle varianti deve essere ulteriormente rafforzata e intensificata.
- Il 5% del numero totale di passeggeri di un volo dovrà essere sottoposto a test casuali all’arrivo negli aeroporti.
Le linee guida rivedute per gli arrivi internazionali in India entreranno in vigore dal 1° dicembre 2021.
Clicca qui per visualizzare l’algoritmo basato sulle linee guida riviste per gli arrivi internazionali rilasciate dal Ministero della Salute.